Parodontologia: Come mantenere sane le tue gengive
Quando pensiamo alla salute dei denti, la maggior parte di noi istintivamente pensa alla carie, allo sbiancamento o all’allineamento dentale. Ma spesso dimentichiamo una cosa fondamentale – i denti non possono essere sani senza gengive sane. Proprio come una casa senza solide fondamenta non può stare in piedi a lungo, così i denti senza gengive sane non possono rimanere stabili a lungo. E quando le gengive si ammalano, il danno non si verifica solo nella bocca – tutto il corpo può risentirne.
La parodontologia è il ramo della medicina dentale che si occupa della salute dei tessuti di sostegno dei denti – cioè gengive, legamenti parodontali e osso. Questo testo vi guida attraverso gli aspetti più importanti della parodontologia, dai primi segni di problemi ai passi concreti che potete intraprendere per mantenere il sorriso sano – dentro e fuori.

Perché le gengive sono così importanti?
Le gengive non sono lì solo per “riempire lo spazio” intorno ai denti. La loro funzione è molteplice. Proteggono la radice del dente e l’osso dalla penetrazione dei batteri, garantiscono la stabilità dei denti e creano una barriera tra l’interno dell’organismo e il mondo esterno. Quando sono sane, le gengive hanno un colore rosato, aderiscono saldamente ai denti e non sanguinano.
Tuttavia, quando i batteri della placca penetrano tra i denti e le gengive, inizia un processo infiammatorio. Prima compare la gengivite, una lieve infiammazione gengivale, ma se non viene trattata, la condizione evolve in parodontite – un’infezione più profonda e grave che può causare recessione gengivale, perdita ossea e infine – perdita dei denti.
Parodontite: il distruttore silenzioso del sorriso
La parodontite non fa male. Ed è proprio per questo che è così pericolosa. Le persone spesso non si rendono conto di avere un problema parodontale finché non iniziano a notare sintomi gravi – mobilità dentale, recessione gengivale, alitosi e persino cambiamenti nella forma del sorriso.
L’infiammazione si diffonde sotto la superficie delle gengive e distrugge l’osso di sostegno. In questa fase, lo spazzolino e il filo interdentale non sono più sufficienti – è necessario un trattamento specialistico. Prima si interviene, maggiori sono le possibilità di ripristinare la stabilità dei denti e delle strutture di sostegno.
Quali sono i primi segni di problemi parodontali?
I primi segni di solito includono un leggero sanguinamento durante lo spazzolamento o l’uso del filo interdentale. Molti lo ignorano, attribuendo il sanguinamento a uno spazzolino duro o a una “pressione eccessiva”, ma la verità è che le gengive sane non sanguinano.
Con il tempo possono comparire altri cambiamenti – le gengive diventano più rosse, sensibili, possono ritirarsi esponendo la radice del dente. Un alito cattivo che non scompare nemmeno dopo aver lavato i denti è anch’esso un segnale di allarme. Nei casi avanzati di parodontite i denti iniziano a sembrare più lunghi perché le gengive si ritirano, e i denti possono persino muoversi.
Come si svolge la visita dal parodontologo?
La visita è semplice ma accurata. Il dentista raccoglierà l’anamnesi, indagherà i vostri sintomi, osserverà lo stato delle gengive e misurerà i cosiddetti tasche parodontali – spazi tra denti e gengive in cui i batteri possono penetrare. In una bocca sana queste tasche sono poco profonde e chiuse, ma con la parodontite possono raggiungere anche i 5 mm di profondità o più.
Sulla base dei risultati viene elaborato un piano di trattamento. Nello studio Dentico ogni piano terapeutico è personalizzato, poiché non esistono “soluzioni preconfezionate” quando si tratta della salute delle gengive.
Quali sono le possibilità di trattamento?
Il trattamento delle malattie parodontali mira a fermare la diffusione dell’infiammazione, a rigenerare i tessuti (quando possibile) e a creare le condizioni per mantenere la salute a lungo termine.
Il primo passo è sempre una pulizia professionale dei denti accurata, con la quale si rimuovono placca e tartaro – i principali responsabili dell’infiammazione. Segue il curettage – una procedura che pulisce le tasche parodontali sotto la superficie delle gengive. Nei casi più gravi è possibile ricorrere anche a un trattamento chirurgico che prevede l’apertura delle gengive per pulire a fondo le aree infette.
In alcuni casi si utilizza anche la terapia biologica con materiali rigenerativi che stimolano la ricostruzione dell’osso e dei tessuti. Tutto dipende dal grado della malattia, dallo stato generale di salute del paziente e dal livello di collaborazione durante la terapia.
Quanto dura la terapia?
Il trattamento della parodontite non si risolve in una sola seduta. Si tratta di una condizione cronica che richiede tempo, disciplina e controlli regolari. Ma la buona notizia è che, con una terapia adeguata e cure a casa, la malattia può essere fermata e controllata – e i denti preservati.
Dopo aver messo la malattia sotto controllo, segue la fase di mantenimento. Ciò significa visite di controllo regolari ogni pochi mesi, pulizia dei denti e, se necessario, misure correttive. Questa fase è fondamentale perché la parodontite può facilmente ripresentarsi se l’igiene e i controlli vengono trascurati.
Si può prevenire la parodontite?
Nella maggior parte dei casi – sì. La prevenzione inizia a casa, con l’igiene quotidiana. Ciò non significa solo lavarsi i denti due volte al giorno, ma anche usare il filo interdentale, gli spazzolini interdentali e, se necessario, risciacqui con soluzioni antisettiche.
I controlli regolari dal dentista permettono di individuare precocemente cambiamenti che voi stessi potreste non notare. Nello studio Dentico spesso rileviamo i primi segni di gengivite nei pazienti che vengono “solo per un controllo”, e ciò avviene prima che compaiano i sintomi. Questo intervento precoce previene problemi futuri.
Inoltre, smettere di fumare, seguire una dieta equilibrata e controllare malattie croniche come il diabete riduce significativamente il rischio di sviluppare malattie parodontali.
Estetica e gengive – l’importanza della simmetria del sorriso
Oltre al ruolo funzionale, le gengive hanno anche un significato estetico. Una linea gengivale irregolare, gengive ritirate o un sorriso “gummy” (gengivale) possono influenzare l’aspetto del viso. Nell’odontoiatria moderna si presta sempre più attenzione all’estetica delle gengive, perché il sorriso non è solo una serie di denti bianchi – è un rapporto armonioso tra denti, gengive e labbra.
Nei casi in cui le gengive si ritirano e scoprono la radice del dente, la chirurgia estetica gengivale può aiutare a ripristinare un aspetto naturale. Al contrario, se le gengive coprono troppo i denti e danno l’impressione di denti corti, si può eseguire una gengivectomia – una procedura che rimuove l’eccesso di tessuto.
Il tuo ruolo: collaboratore nella terapia
I migliori risultati si ottengono quando paziente e dentista lavorano come una squadra. Nello studio Dentico il nostro approccio è educazione e supporto – non vi “cureremo” soltanto, ma vi insegneremo anche come mantenere da soli la salute delle vostre gengive.
La parodontite non è la fine del mondo, ma richiede un approccio serio. Con una buona igiene, controlli regolari e un po’ di disciplina, i denti possono rimanere forti e sani per tutta la vita.
Le gengive sane non sono solo una questione di estetica – sono la base della salute dell’intera cavità orale. Non aspettate che i sintomi diventino visibili. Se notate sanguinamento, arrossamento o alito cattivo, è il momento di una visita.